Ma quindi, dove riusciamo ad arrivare con l’Intelligenza Artificiale? Per rispondere a questa domanda vedremo come alcuni brand che hanno cercato di destreggiarsi in questo nuovo scenario e come l’AI è riuscita a cavarsela in situazioni sfidanti proposte da chi opera nel mondo digital, quindi un contesto non prevedibile e non conosciuto.

<h2>Intelligenza Artificiale: un nuovo modo per raffigurare il brand</h2>L'impiego dell'Intelligenza Artificiale si sta rivelando una leva fondamentale per la creazione di contenuti coinvolgenti e unici. Un marchio che ha recentemente abbracciato questa innovazione è Martini. L'azienda ha lanciato una campagna promozionale audace e creativa, presentando al mondo 9 immagini inedite, ognuna delle quali è stata generata grazie alla potenza della piattaforma AI Midjourney. L'obiettivo? Realizzare una rappresentazione visiva altamente accattivante di nove cocktail iconici. All’algoritmo di AI Midjourney sono stati indicati solo gli ingredienti principali che costituiscono le varie bevande, consentendo così la creazione di immagini straordinarie in grado di dare risalto ai veri protagonisti dei cocktail. Un esperimento affascinante che fonde l'arte della mixologia con le potenzialità dell'IA per creare una narrazione visiva completamente nuova. Cosa ha prodotto questo esperimento? Un nuovo immaginario, fatto di colori vibranti ed elementi iconici in grado di raffigurare i sapori predominanti di ogni creazione.

<h2>Le due facce della stessa medaglia</h2>Per Francesco Guerrera, Chief Creative Officer di Different, “Siamo sull’orlo di un cambiamento epocale. Non per quanto riguarda le idee, ma per la velocità con cui le idee si possono realizzare in un momento in cui tutte le aziende cercano di risparmiare tempo e risorse.” Midjourney ha rivoluzionato significativamente il processo di lavoro, accelerando notevolmente le fasi di creazione all'interno di un'agenzia creativa. In particolare, si è dimostrato un potente strumento per ottimizzare la creazione di moodboard. Tuttavia è ancora prematuro affidarsi esclusivamente a questo strumento per la creazione di una campagna completa in quanto pare evidente che dietro ogni campagna AI oriented debba esserci un insight strategico solido. Nonostante i progressi tecnologici abbiano sorpreso in passato, abbiamo qualche riserva nel credere che Midjourney o altri strumenti possano completamente sostituire la creatività di un direttore artistico o di un illustratore. Certo è che mano a mano che l'Intelligenza Artificiale generativa diventerà sempre più comune nel campo della pubblicità, non potremo trascurare le implicazioni che essa comporterà per la società nel suo complesso, e in particolare per i creativi umani che operano in questo settore in continua evoluzione. La decisione di Coca-Cola di nominare un responsabile dell'Intelligenza Artificiale generativa rappresenta una dichiarazione di intenti significativa: dimostra che l'azienda è consapevole di come questa tecnologia stia trasformando l'intera industry.<blockquote>L'Intelligenza Artificiale generativa sta democratizzando il processo creativo, consentendo ad artisti indipendenti e piccoli studi di competere con le grandi agenzie nel creare opere di alta qualità.</blockquote>I passi che verranno intrapresi nei prossimi anni per garantire un'introduzione responsabile ed etica dell'Intelligenza Artificiale nella società e per gestire il suo impatto sulle vite umane avranno un’influenza significativa sul futuro, determinando il mondo in cui vivremo l’AI. Tuttavia è anche importante sottolineare che, nonostante i progressi dell'Intelligenza Artificiale generativa, è improbabile che la creatività umana possa essere completamente simulata. La collaborazione umana rimane essenziale per la realizzazione di campagne creative significative. Naturalmente, nel breve termine, le aziende potrebbero semplicemente cercare di utilizzare l'Intelligenza Artificiale per ridurre i costi. Inoltre, come artista commerciale o designer, è innegabile che l'abilità di migliorare le proprie capacità attraverso l'uso dell'Intelligenza Artificiale potrebbe aprire nuove e stimolanti opportunità. Viene così a crearsi un giudizio ambivalente sull’Intelligenza Artificiale, che si trasforma in una duplice certezza dopo settimane passate a sperimentare le piattaforme e cercare Case Study: l’AI non ci sostituirà come professionisti o aziende, lo farà una persona o una azienda che usa l’Intelligenza Artificiale.

<h2>Il caso Coca-Cola</h2>Coca-Cola è la prima azienda ad integrare e assorbire creativamente l’AI all’interno della sua struttura. La compagnia ha recentemente nominato Pratik Thakar responsabile globale dell’Intelligenza Artificiale generativa, diventando una delle prime grandi multinazionali a farlo. È un chiaro segnale di quanto importante sarà il ruolo ricoperto dalla tecnologia, e allo stesso tempo, viene dichiarato apertamente l’uso della Generative AI nei materiali promozionali. Ad esempio l'<a rel="noopener noreferrer" href="https://www.youtube.com/watch?v=VGa1imApfdg" target="_blank">ultimo spot di Coca-Cola</a> combina l’animazione 3D all’uso dell’Intelligenza Artificiale, utilizzando Stable Diffusion AI. Il video è il risultato di una partnership formata all'inizio del 2023, quando Coca-Cola annunciò che stava collaborando con l'agenzia Bain and Company per trovare casi d'uso innovativi dell'Intelligenza Artificiale generativa, nel marketing e nella pubblicità.Bain e Coca-Cola stanno anche cercando di utilizzare l’AI per sviluppare testi pubblicitari altamente personalizzati, con immagini e video ricchi e messaggi mirati al consumatore.<blockquote>“Grazie alla collaborazione con OpenAI, avremo accesso a modelli di intelligenza artificiali all’avanguardia, in modo da poter creare soluzioni digitali su misura per i nostri clienti e aiutarli a massimizzare il proprio valore”.</blockquote>Coca-Cola è da sempre una grande fruitrice di tecnologia innovativa, come mostrano gli ingenti investimenti da tempo effettuati negli oggetti digitali Nft e nella sua forte presenza nel metaverso.

La società produttrice di software con sede a San Jose per il momento ha incorporato in Photoshop la caratteristica del Riempimento Generativo. Questa funzionalità, attualmente in versione beta, consente l'aggiunta, l'estensione o la rimozione di elementi dalle immagini mediante richieste testuali intuitive. Il nuovo tool Adobe si presenta come il primo assistente creativo al mondo all'interno dei processi di lavoro e del design. Questo lancio è stato presto insignito del titolo di uno dei più riusciti nella storia di Adobe, con gli utilizzatori che hanno prodotto oltre 100 milioni di risorse. In una pubblicazione sul blog ufficiale dell'azienda, Adobe spinge anche a mettere in luce l’aspetto rivoluzionario di Firefly, ovvero la capacità di inserire o eliminare contenuti in pochi istanti e con un approccio non invasivo. Ma innovare nell’ambito dell’AI generativa creativa non basta, è necessario farlo responsabilmente. Anche in questo Adobe non si lascia attendere: “La nostra missione è dare ai creativi ogni vantaggio, non solo dal punto di vista della creatività, ma anche pratico. Con l’evoluzione di Firefly, continueremo a lavorare a stretto contatto con la comunità dei creativi per costruire una tecnologia che supporti e migliori il processo creativo”.

<h2>Il pionierismo creativo di Heinz e del Mulino Bianco</h2>Coca-Cola non è il solo brand ad aver sperimentato l’Intelligenza Artificiale generativa in ambito pubblicitario. Anche il gruppo Heinz ha dimostrato grande interesse in questo ambito, diventando il primo brand ad aver utilizzato l’AI per creare immagini utilizzate durante la campagna ‘<a rel="noopener noreferrer" href="https://www.youtube.com/watch?v=LFmpVy6eGXs" target="_blank">Draw Ketchup</a>’.

<h2>La trasformazione creativa di Adobe</h2>Una nuova era di creatività è in procinto di prendere vita grazie all'introduzione delle innovative applicazioni creative sulla suite di Adobe, abbinata al rivoluzionario strumento di Intelligenza Artificiale generativa denominato Firefly. Questo strumento permetterà ai creatori di interagire e collaborare per creare opere d'arte, dipinti e video in modi sorprendenti e inediti.

Le immagini hanno raccolto apprezzamenti ma anche sollevato numerose polemiche tra il pubblico, che ha portato alla luce alcune limitazioni e imperfezioni legate all'impiego dell'Intelligenza Artificiale nella realizzazione di un prodotto pubblicitario. Queste critiche non sono un caso isolato; l'utilizzo dell'AI, specialmente nell'ambito creativo, genera una pluralità di opinioni divergenti e contrapposte. “La prima reazione è stata una sorpresa", racconta Alessio Garbin, coordinatore Data &amp; Digital Marketing di Barilla, "prima abbiamo pubblicato il post sui canali del brand Mulino Bianco. Era un contenuto organico e le persone lo hanno apprezzato come spesso avviene, perché abbiamo la fortuna di avere un brand molto amato". “La prima reazione è stata una sorpresa", racconta Alessio Garbin, coordinatore Data &amp; Digital Marketing di Barilla, "abbiamo pubblicato il post sui canali del brand Mulino Bianco. Era un contenuto organico e le persone lo hanno apprezzato". Su LinkedIn, invece, all’annuncio della novità è seguita un'animata discussione che ha coinvolto creativi, illustratori e comunicatori. Nonostante l’esplosione di commenti, anche negativi, l’esponente del brand si ritiene soddisfatto: “perché quando si fa qualcosa di nuovo e di particolarmente diverso, è giusto che se ne parli e se ne discuta anche in modo acceso”.

L'emergere della creazione di immagini attraverso software come Midjourney o Dall-E ha innescato una rivoluzione che suscita dibattiti intorno all'approccio della progettazione visiva. Tali strumenti di generazione d'immagini attingono a un vasto universo di dati e opere d'arte, incluso materiale creato da artisti che in passato hanno condiviso le loro creazioni online.

L'Artificial Intelligence (AI), con la sua crescente pervasività, si fa sempre più spazio in un dibattito che si estende attraverso una vasta gamma di settori, inclusa la sfera creativa.In questo contesto di dibattito e confronto sorge una domanda cruciale: quali conseguenze avranno l'AI, e la sua rapida evoluzione nel panorama creativo, sui brand e sulle loro rispettive strategie comunicative? La promessa di produrre di più ma in minor tempo andrà a ledere gli standard qualitativi o le aspettative che tutti noi riponiamo nell’ambito? Gli artisti dovrebbero accogliere l'Intelligenza Artificiale come un alleato che li supporti nel potenziamento delle proprie competenze: ma ci si può davvero fidare dell’efficacia di questo aiuto? Nel contesto di un mondo in cui l'innovazione tecnologica progredisce a una velocità travolgente, l'Intelligenza Artificiale ha inaugurato una rivoluzione senza precedenti nel modo in cui imprese e organizzazioni possono affrontare l'ambito del marketing. Nel vasto panorama del software dedicato all'Intelligenza Artificiale per la generazione di immagini basate su descrizioni testuali, Midjourney si distingue come uno dei più affascinanti e avanzati. Tuttavia, non è l'unico protagonista in questa categoria, Google ci presenta Imagen e OpenAI svela Dall-E, rendendo la competizione in questo ambito ancora più interessante.

<h2>Verso un’AI etica?</h2>Numerose sono le inquietudini connesse all'Intelligenza Artificiale, e Adobe si è dimostrata audace nel trattarne alcune apertamente. Ad esempio, ha istituito un framework etico per l'AI e sta attuando una procedura di revisione formale all'interno dei propri team di design, allo scopo di assicurare che l'integrazione dell'AI nei suoi prodotti rispecchi le necessità aziendali e i valori umani. In un <a rel="noopener noreferrer" href="https://blog.adobe.com/en/publish/2023/03/21/responsible-innovation-age-of-generative-ai?sdid=JCNCWGQV&amp;mv=social&amp;mv2=paid-owned" target="_blank">post sul blog</a> di Adobe vengono descritte alcune delle sfide che ancora riguardano l’AI, in particolare sui pregiudizi insiti nei vari modelli generativi. L’azienda si impegna a testare costantemente la piattaforma per verificarne “la sicurezza e la parzialità interna nei risultati forniti dal nostro team di ingegneri e nella risoluzione di eventuali problemi”.

La campagna - Unbottling Martini - inaugura così una nuova era per il marchio che con questa operazione vuole educare i clienti a un nuovo aspetto di Martini: “Con questa suite di foto avanzate digitalmente, guardiamo al futuro, sfruttando la tecnologia all’avanguardia per introdurre i consumatori nel mondo di Martini rivelando cosa c’è in ogni bottiglia” ha dichiarato Avril Nunez, responsabile dello sviluppo creativo globale del brand, di proprietà della famiglia Bacardi.<blockquote>Si tratta di una scelta strategica che se da un lato evidenzia l’attenzione del brand per il cliente - ora in grado di scoprire le varianti che compongono i loro cocktail preferiti - dall’altro esprime la volontà di Martini di ringiovanire la propria comunicazione e immagine, mostrandosi al passo con le odierne rivoluzioni tecnologiche.</blockquote>Questa attività di marketing rappresenta una delle prime iniziative globali effettuate da un brand nel settore delle bevande alcoliche, sottolineando così il ruolo di Martini quale pioniere influente nel panorama pubblicitario delle bevande e consolidandone la leadership.

In questo caso, il concept si basava sul voler dimostrare che l’associazione Ketchup - Heinz è immediata. Così, il brand di proprietà di Kraft Heinz e l’agenzia canadese Rethink hanno chiesto all’Intelligenza Artificiale di disegnare una qualsiasi bottiglietta di ketchup. L’esperimento, condotto utilizzando il generatore di immagini Dall-E, utilizza un programma di apprendimento chiamato ‘machine learning’. Si parte da un prompt, quindi da parole o frasi combinate, in cui è presente una richiesta di rappresentazione associata al termine ketchup. Il risultato è sorprendente: al lancio della campagna un video ha presentato un montaggio delle immagini ottenute mostrando come tutte, anche le più improbabili, avessero sempre e comunque una bottiglietta rossa con l’etichetta Heinz. Il brand ha dichiarato di aver registrato, in occasione della prima ‘Draw Ketchup’, un incremento di quasi il 1.500% nelle conversazioni social e un aumento del 10% nelle vendite. Un altro esempio dal mondo pubblicitario arriva da Mulino Bianco. In occasione del nuovo anno ha creato una pubblicità, utilizzando l’Intelligenza Artificiale Midjourney, per sponsorizzava i nuovi pancake, raffigurandoli in diversi luoghi e ambientazioni. Si tratta di background suggestivi generati dall’AI, così che gli utenti possano immaginare di viaggiare ovunque nel mondo sentendosi sempre a casa.

L'Artificial Intelligence (AI), con la sua crescente pervasività, si fa sempre più spazio in un dibattito che si estende attraverso una vasta gamma di settori, inclusa la sfera creativa.In questo contesto di dibattito e confronto sorge una domanda cruciale: quali conseguenze avranno l'AI, e la sua rapida evoluzione nel panorama creativo, sui brand e sulle loro rispettive strategie comunicative?La promessa di produrre di più ma in minor tempo andrà a ledere gli standard qualitativi o le aspettative che tutti noi riponiamo nell’ambito? Gli artisti dovrebbero accogliere l'Intelligenza Artificiale come un alleato che li supporti nel potenziamento delle proprie competenze: ma ci si può davvero fidare dell’efficacia di questo aiuto?Nel contesto di un mondo in cui l'innovazione tecnologica progredisce a una velocità travolgente, l'Intelligenza Artificiale ha inaugurato una rivoluzione senza precedenti nel modo in cui imprese e organizzazioni possono affrontare l'ambito del marketing.Nel vasto panorama del software dedicato all'Intelligenza Artificiale per la generazione di immagini basate su descrizioni testuali, Midjourney si distingue come uno dei più affascinanti e avanzati. Tuttavia, non è l'unico protagonista in questa categoria, Google ci presenta Imagen e OpenAI svela Dall-E, rendendo la competizione in questo ambito ancora più interessante.Ma quindi, dove riusciamo ad arrivare con l’Intelligenza Artificiale? Per rispondere a questa domanda vedremo come alcuni brand che hanno cercato di destreggiarsi in questo nuovo scenario e come l’AI è riuscita a cavarsela in situazioni sfidanti proposte da chi opera nel mondo digital, quindi un contesto non prevedibile e non conosciuto.Il caso Coca-ColaCoca-Cola è la prima azienda ad integrare e assorbire creativamente l’AI all’interno della sua struttura. La compagnia ha recentemente nominato Pratik Thakar responsabile globale dell’Intelligenza Artificiale generativa, diventando una delle prime grandi multinazionali a farlo. È un chiaro segnale di quanto importante sarà il ruolo ricoperto dalla tecnologia, e allo stesso tempo, viene dichiarato apertamente l’uso della Generative AI nei materiali promozionali. Ad esempio l'ultimo spot di Coca-Cola combina l’animazione 3D all’uso dell’Intelligenza Artificiale, utilizzando Stable Diffusion AI.Il video è il risultato di una partnership formata all'inizio del 2023, quando Coca-Cola annunciò che stava collaborando con l'agenzia Bain and Company per trovare casi d'uso innovativi dell'Intelligenza Artificiale generativa, nel marketing e nella pubblicità.Bain e Coca-Cola stanno anche cercando di utilizzare l’AI per sviluppare testi pubblicitari altamente personalizzati, con immagini e video ricchi e messaggi mirati al consumatore.“Grazie alla collaborazione con OpenAI, avremo accesso a modelli di intelligenza artificiali all’avanguardia, in modo da poter creare soluzioni digitali su misura per i nostri clienti e aiutarli a massimizzare il proprio valore”.Coca-Cola è da sempre una grande fruitrice di tecnologia innovativa, come mostrano gli ingenti investimenti da tempo effettuati negli oggetti digitali Nft e nella sua forte presenza nel metaverso.Il pionierismo creativo di Heinz e del Mulino BiancoCoca-Cola non è il solo brand ad aver sperimentato l’Intelligenza Artificiale generativa in ambito pubblicitario. Anche il gruppo Heinz ha dimostrato grande interesse in questo ambito, diventando il primo brand ad aver utilizzato l’AI per creare immagini utilizzate durante la campagna ‘Draw Ketchup’.In questo caso, il concept si basava sul voler dimostrare che l’associazione Ketchup - Heinz è immediata. Così, il brand di proprietà di Kraft Heinz e l’agenzia canadese Rethink hanno chiesto all’Intelligenza Artificiale di disegnare una qualsiasi bottiglietta di ketchup. L’esperimento, condotto utilizzando il generatore di immagini Dall-E, utilizza un programma di apprendimento chiamato ‘machine learning’. Si parte da un prompt, quindi da parole o frasi combinate, in cui è presente una richiesta di rappresentazione associata al termine ketchup.Il risultato è sorprendente: al lancio della campagna un video ha presentato un montaggio delle immagini ottenute mostrando come tutte, anche le più improbabili, avessero sempre e comunque una bottiglietta rossa con l’etichetta Heinz. Il brand ha dichiarato di aver registrato, in occasione della prima ‘Draw Ketchup’, un incremento di quasi il 1.500% nelle conversazioni social e un aumento del 10% nelle vendite.Un altro esempio dal mondo pubblicitario arriva da Mulino Bianco. In occasione del nuovo anno ha creato una pubblicità, utilizzando l’Intelligenza Artificiale Midjourney, per  sponsorizzava i nuovi pancake, raffigurandoli in diversi luoghi e ambientazioni. Si tratta di background suggestivi generati dall’AI, così che gli utenti possano immaginare di viaggiare ovunque nel mondo sentendosi sempre a casa.Le immagini hanno raccolto apprezzamenti ma anche sollevato numerose polemiche tra il pubblico, che ha portato alla luce alcune limitazioni e imperfezioni legate all'impiego dell'Intelligenza Artificiale nella realizzazione di un prodotto pubblicitario. Queste critiche non sono un caso isolato; l'utilizzo dell'AI, specialmente nell'ambito creativo, genera una pluralità di opinioni divergenti e contrapposte.“La prima reazione è stata una sorpresa", racconta Alessio Garbin, coordinatore Data & Digital Marketing di Barilla, "prima abbiamo pubblicato il post sui canali del brand Mulino Bianco. Era un contenuto organico e le persone lo hanno apprezzato come spesso avviene, perché abbiamo la fortuna di avere un brand molto amato".“La prima reazione è stata una sorpresa", racconta Alessio Garbin, coordinatore Data & Digital Marketing di Barilla, "abbiamo pubblicato il post sui canali del brand Mulino Bianco. Era un contenuto organico e le persone lo hanno apprezzato". Su LinkedIn, invece, all’annuncio della novità è seguita un'animata discussione che ha coinvolto creativi, illustratori e comunicatori. Nonostante l’esplosione di commenti, anche negativi, l’esponente del brand si ritiene soddisfatto: “perché quando si fa qualcosa di nuovo e di particolarmente diverso, è giusto che se ne parli e se ne discuta anche in modo acceso”.Intelligenza Artificiale: un nuovo modo per raffigurare il brandL'impiego dell'Intelligenza Artificiale si sta rivelando una leva fondamentale per la creazione di contenuti coinvolgenti e unici. Un marchio che ha recentemente abbracciato questa innovazione è Martini. L'azienda ha lanciato una campagna promozionale audace e creativa, presentando al mondo 9 immagini inedite, ognuna delle quali è stata generata grazie alla potenza della piattaforma AI Midjourney. L'obiettivo? Realizzare una rappresentazione visiva altamente accattivante di nove cocktail iconici.All’algoritmo di AI Midjourney sono stati indicati solo gli ingredienti principali che costituiscono le varie bevande, consentendo così la creazione di immagini straordinarie in grado di dare risalto ai veri protagonisti dei cocktail. Un esperimento affascinante che fonde l'arte della mixologia con le potenzialità dell'IA per creare una narrazione visiva completamente nuova. Cosa ha prodotto questo esperimento? Un nuovo immaginario, fatto di colori vibranti ed elementi iconici in grado di raffigurare i sapori predominanti di ogni creazione.La campagna - Unbottling Martini - inaugura così una nuova era per il marchio che con questa operazione vuole educare i clienti a un nuovo aspetto di Martini: “Con questa suite di foto avanzate digitalmente, guardiamo al futuro, sfruttando la tecnologia all’avanguardia per introdurre i consumatori nel mondo di Martini rivelando cosa c’è in ogni bottiglia” ha dichiarato Avril Nunez, responsabile dello sviluppo creativo globale del brand, di proprietà della famiglia Bacardi.Si tratta di una scelta strategica che se da un lato evidenzia l’attenzione del brand per il cliente - ora in grado di scoprire le varianti che compongono i loro cocktail preferiti - dall’altro esprime la volontà di Martini di ringiovanire la propria comunicazione e immagine, mostrandosi al passo con le odierne rivoluzioni tecnologiche.Questa attività di marketing rappresenta una delle prime iniziative globali effettuate da un brand nel settore delle bevande alcoliche, sottolineando così il ruolo di Martini quale pioniere influente nel panorama pubblicitario delle bevande e consolidandone la leadership.La trasformazione creativa di AdobeUna nuova era di creatività è in procinto di prendere vita grazie all'introduzione delle innovative applicazioni creative sulla suite di Adobe, abbinata al rivoluzionario strumento di Intelligenza Artificiale generativa denominato Firefly. Questo strumento permetterà ai creatori di interagire e collaborare per creare opere d'arte, dipinti e video in modi sorprendenti e inediti.La società produttrice di software con sede a San Jose per il momento ha incorporato in Photoshop la caratteristica del Riempimento Generativo. Questa funzionalità, attualmente in versione beta, consente l'aggiunta, l'estensione o la rimozione di elementi dalle immagini mediante richieste testuali intuitive. Il nuovo tool Adobe si presenta come il primo assistente creativo al mondo all'interno dei processi di lavoro e del design. Questo lancio è stato presto insignito del titolo di uno dei più riusciti nella storia di Adobe, con gli utilizzatori che hanno prodotto oltre 100 milioni di risorse.In una pubblicazione sul blog ufficiale dell'azienda, Adobe spinge anche a mettere in luce l’aspetto rivoluzionario di Firefly, ovvero la capacità di inserire o eliminare contenuti in pochi istanti e con un approccio non invasivo.Ma innovare nell’ambito dell’AI generativa creativa non basta, è necessario farlo responsabilmente. Anche in questo Adobe non si lascia attendere: “La nostra missione è dare ai creativi ogni vantaggio, non solo dal punto di vista della creatività, ma anche pratico. Con l’evoluzione di Firefly, continueremo a lavorare a stretto contatto con la comunità dei creativi per costruire una tecnologia che supporti e migliori il processo creativo”. Verso un’AI etica?Numerose sono le inquietudini connesse all'Intelligenza Artificiale, e Adobe si è dimostrata audace nel trattarne alcune apertamente. Ad esempio, ha istituito un framework etico per l'AI e sta attuando una procedura di revisione formale all'interno dei propri team di design, allo scopo di assicurare che l'integrazione dell'AI nei suoi prodotti rispecchi le necessità aziendali e i valori umani. In un post sul blog di Adobe vengono descritte alcune delle sfide che ancora riguardano l’AI, in particolare sui pregiudizi insiti nei vari modelli generativi. L’azienda si impegna a testare costantemente la piattaforma per verificarne “la sicurezza e la parzialità interna nei risultati forniti dal nostro team di ingegneri e nella risoluzione di eventuali problemi”.L'emergere della creazione di immagini attraverso software come Midjourney o Dall-E ha innescato una rivoluzione che suscita dibattiti intorno all'approccio della progettazione visiva. Tali strumenti di generazione d'immagini attingono a un vasto universo di dati e opere d'arte, incluso materiale creato da artisti che in passato hanno condiviso le loro creazioni online.Le due facce della stessa medagliaPer Francesco Guerrera, Chief Creative Officer di Different, “Siamo sull’orlo di un cambiamento epocale. Non per quanto riguarda le idee, ma per la velocità con cui le idee si possono realizzare in un momento in cui tutte le aziende cercano di risparmiare tempo e risorse.” Midjourney ha rivoluzionato significativamente il processo di lavoro, accelerando notevolmente le fasi di creazione all'interno di un'agenzia creativa. In particolare, si è dimostrato un potente strumento per ottimizzare la creazione di moodboard. Tuttavia è ancora prematuro affidarsi esclusivamente a questo strumento per la creazione di una campagna completa in quanto pare evidente che dietro ogni campagna AI oriented debba esserci un insight strategico solido.Nonostante i progressi tecnologici abbiano sorpreso in passato, abbiamo qualche riserva nel credere che Midjourney o altri strumenti possano completamente sostituire la creatività di un direttore artistico o di un illustratore.Certo è che mano a mano che l'Intelligenza Artificiale generativa diventerà sempre più comune nel campo della pubblicità, non potremo trascurare le implicazioni che essa comporterà per la società nel suo complesso, e in particolare per i creativi umani che operano in questo settore in continua evoluzione. La decisione di Coca-Cola di nominare un responsabile dell'Intelligenza Artificiale generativa rappresenta una dichiarazione di intenti significativa: dimostra che l'azienda è consapevole di come questa tecnologia stia trasformando l'intera industry.L'Intelligenza Artificiale generativa sta democratizzando il processo creativo, consentendo ad artisti indipendenti e piccoli studi di competere con le grandi agenzie nel creare opere di alta qualità.I passi che verranno intrapresi nei prossimi anni per garantire un'introduzione responsabile ed etica dell'Intelligenza Artificiale nella società e per gestire il suo impatto sulle vite umane avranno un’influenza significativa sul futuro, determinando il mondo in cui vivremo l’AI.Tuttavia è anche importante sottolineare che, nonostante i progressi dell'Intelligenza Artificiale generativa, è improbabile che la creatività umana possa essere completamente simulata. La collaborazione umana rimane essenziale per la realizzazione di campagne creative significative. Naturalmente, nel breve termine, le aziende potrebbero semplicemente cercare di utilizzare l'Intelligenza Artificiale per ridurre i costi. Inoltre, come artista commerciale o designer, è innegabile che l'abilità di migliorare le proprie capacità attraverso l'uso dell'Intelligenza Artificiale potrebbe aprire nuove e stimolanti opportunità.Viene così a crearsi un giudizio ambivalente sull’Intelligenza Artificiale, che si trasforma in una duplice certezza dopo settimane passate a sperimentare le piattaforme e cercare Case Study: l’AI non ci sostituirà come professionisti o aziende, lo farà una persona o una azienda che usa l’Intelligenza Artificiale.

AI, creatività e pubblicità: ci sono nuove opportunità per i brand?